Sta sorgendo di nuovo una bella giornata sotto il sole libanese. L'occasione perfetta per scoprire un nuovo villaggio segnato dalla storia del Libano. Situato in montagna, Beit Mery è sia un villaggio che una località di villeggiatura estiva. Un sito turistico che vale la deviazione perché ospita una delle vestigia del patrimonio più belle del Libano, Deir al Qalaa.

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Deir al-Qalaa è una chiesa monastero di San Giovanni Battista, originariamente costruita nel 1750 sulle rovine di un antico tempio romano. Situato ad un'altitudine di 800 m, nella periferia orientale dell'area metropolitana di Beirut, all'ingresso del villaggio di Beit Mery, il sito offre una vista mozzafiato sulla capitale.

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Prima di diventare quello che è oggi, vestigia del passato, la chiesa del monastero di San Giovanni Battista ha visto un susseguirsi di costruzioni-distruzioni. Prima una prima chiesa che venne distrutta, poi una nuova costruzione nel 1768, poi un'altra nel XIX secolo basata sui resti della struttura della seconda chiesa.

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Dell'antico tempio romano rimangono oggi massicci blocchi che costituiscono le fondamenta della chiesa. Questo tempio, dedicato al grande dio Baal Marqod, risale al I secolo d.C. È il terzo tempio più grande del Libano dopo Baalbek e Niha. Il monumento è lungo esattamente 40 me largo 17 m. Oggi, si possono ancora osservare sul posto, alcune colonne dell'antica facciata del tempio. Con un diametro di 1,65 m, adornano maestosamente la piattaforma allestita davanti all'ingresso della chiesa.

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Sotto il monastero si trova un complesso di culto composto da tempietti. Si tratta cioè del tempio dedicato a Giunone, avatar della fenicia Astarte, eretto durante il regno di Traiano (98-117). I due siti sono separati da un cancello monumentale. Secondo un'iscrizione latina visibile sul posto, questa porta fu eretta in onore dell'imperatore Traiano (117-198 a.C.)

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Proprio di fronte a questi templi si trovano le rovine di una città bizantina (V e VI secolo). Sono quelli di una chiesa pavimentata a mosaici, restaurata nel VI secolo sotto il regno di Giustiniano. Proprio accanto alla chiesa si trovano i resti delle terme romane. Parte del pavimento, distrutto, rivela le colonne formate da dischi ceramici.

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In epoca romana la città era costituita da vicoli lastricati fiancheggiati da portici che si aprivano direttamente sulle botteghe. Sono ancora visibili alcune zone residenziali, così come i torchi. I vicoli sono composti da un sistema di tubazioni per consentire il drenaggio. Il sito è accessibile al grande pubblico.

Immagine di Ziyad

Ziad

Co-fondatore di Libshop, appassionato di nutrizione ed esploratore digitale!

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