All'alba in Libano, il cielo si schiarisce su tutti i siti che circondano la capitale, Beirut. Desideroso di vivere nuove avventure nel paese dei Cedri, vi consiglio caldamente di fare un salto in un antico sito chiamato Baalbek, che ospita un'antica città fenicia dedicata al dio Baal, dio della vita e della fertilità, che fu poi abbellita. dai Romani, che ne fecero un tesoro architettonico. Oggi è uno dei santuari più famosi del mondo romano e un modello di architettura romana del periodo imperiale.
Attraverso la catena montuosa del Monte Libano, a soli 80 km da Beirut, il percorso offre un paesaggio eccezionale attraverso la pianura della Bekaa. Ti ritroverai un po' più vicino alla Siria. La strada per Baalbek a volte può essere congestionata. Ma dopo due ore e mezza di viaggio vale la deviazione, per arricchirsi con la storia molto suggestiva della regione. Benvenuti a Baalbek, e più precisamente nell'antico sito delle rovine di Baalbek, tra le più grandi e meglio conservate dell'architettura romana.
Le proporzioni gigantesche di questa acropoli romana non mancheranno di impressionarti. Le rovine di Baalbek ti accolgono, inverno ed estate, sia in un'atmosfera multicolore e cime maestosamente bianche come la neve; o sotto un sole tiepido, a volte insopportabile d'estate.
L'ideale è iniziare la visita molto presto la mattina per trascorrere due ore buone arricchendosi con le sorprendenti storie del sito.
Templi, rovine e propilei formano le rovine di Baalbek. Questa antica città situata a nord della pianura della Bekaa in Libano è impressionante. Fu costruito oltre 5.000 anni fa dai Fenici, gli antenati dei libanesi. Un sito che, nonostante i furti, i terremoti e le varie guerre che lo hanno attraversato, è riuscito a mantenere l'autenticità della sua originaria archeologia grazie all'intervento di archeologi libanesi, francesi e tedeschi.
Scopri i propilei, un vero e proprio vestibolo con colonne che costituiscono l'ingresso ai santuari. Una meraviglia a cui si accede da una scalinata monumentale realizzata da archeologi tedeschi tra il 1900 e il 1904.
In tutto ci sono 12 colonne di granito e panche di pietra bianca. Il percorso conduce al Cortile Esagonale, uno spazio a forma di stella orientale, costruito nel III secolo dC e anticamente dedicato alla contemplazione o al riposo dei fedeli.
La Grande Corte che precede il Tempio di Giove, colpisce per le sue dimensioni titaniche di 89 m di lunghezza per 50 di larghezza. Oggi rimangono solo 6 delle 54 colonne corinzie che un tempo lo circondavano. Ma è ancora visibile il loro fregio decorativo impreziosito da teste di leone e tori. Più lontano e più piccolo, il tempio di Bacco è rivelato dal suo ingresso scolpito con uva, papaveri e scene di baccanale.
Poco distante da lì, il tempio di Venere si distingue per la sua forma molto vicina a un ferro di cavallo. È impreziosita da sculture di conchiglie e colombe, in omaggio alla famosa dea.